Rilanciò il termine "archetipo",teorizzò la "memoria colettiva",s'accostò al neoplatonismo per apprendere modi dimenticati del curare e del guarire e infine concepi la sua psicolgia del profondo quale disciplina dell'"individuazione" ovvero dell'integrazione delle parti coscienti dell'uomo. Era lo stesso scopo -scriveva- degli antichi percorsi sapenziali ,giacchè significa subire un'iniziazione ; per farlo con successo occorre affidarsi a guide immaginali ,figure di saggezza ,eroi viandanti come Odino ,Wotan o Mitra . Le sue personali guide immaginali erano il barbuto Filemone e poi Elia Salomè e Ka.
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